Di Ruggero Cappuccio
Interpreti:
Claudio Di Palma, Lello Arena,
Federica Bognetti, Stella Egitto, Ilenia Maccarone, Giusy Mellace, Alessandra
Roca, Marina Sorrenti, Ada Totaro. Scene:
Nicola Rubertelli.
Musiche: Paolo Vivaldi. Regia: Ruggero
Cappuccio.
Genio e sregolatezza. Nella sua breve vita Michelangelo Merisi da Caravaggio ha alternato a momenti di grande creatività artistica, che gli fecero creare capolavori che lo resero immortale, momenti di vita dissoluta e disordinata dovuti al suo carattere irascibile, addirittura per un litigio durante una partita di pallacorda colpì a morte un suo avversario e per questo, condannato dalla giustizia, passò gli ultimi anni della sua vita in fuga. Non è mai stata del tutto chiara la dinamica della morte del Caravaggio, tanto più che il suo corpo non fu mai ritrovato. E qui Ruggero Cappuccio immagina che l'artista sia addirittura stato ucciso per volere dei Cavalieri di Malta e dello Stato Pontificio dalle femminote, donne che vivevano ai confini dell'illegalità, con la complicità del suo servitore Tropea, ottimamente interpretato da Lello Arena. Il lavoro di Cappuccio descrive le ultime ore di Caravaggio, un perfetto Claudio Di Palma, che non ammetterà mai di essere il famoso pittore, nemmeno in punto di morte quando celare la sua identità non gli serve ormai a nulla, forse perchè non si riconosceva più nel grande artista che era stato. Da elogiare le interpreti delle femminote che si sono prodotte in coreografie e canti scritti da Paolo Vivaldi e dallo stesso Cappuccio.
28-06-09