Di Muta Imago
Interpreti:
Assunta Anatrella, Chiara Caimmi, Lucia Cammalleri, Rosita
Daiello, Fabiana Gabanini, Valia La Rocca, Isabella Macchi, Mariangela Maione,
Paola Montanaro, Cristina Rocchetti.
Drammaturgia:
Riccardo Fazi.
Scenografia: Massimo Troncanetti. Regia: Claudia
Sorace.
La Compagnia romana Muta Imago di Claudia Sorace
(regista), Riccardo Fazi (drammaturgo) e Massimo Troncanetti (scenografo),
è stata invitata dal Napoli Teatro Festival a
creare per l’occasione uno spettacolo che parlasse della città di Napoli. La
scelta non è ricaduta sui soliti stereotipi partenopei ma nell’ambientazione più
suggestiva per una città così antica e stratificata: Napoli Sotterranea. Lo
spettacolo, rigorosamente muto ed interpretato da 10 attrici velate, fa
immergere lo spettatore, dopo averlo fatto scendere nelle profondità delle
antiche cave cittadine, nel buio più assoluto dal quale, dopo un po’, emergono
lentamente delle figure femminili che, dimenandosi nell’oscurità, cercano
furiosamente dei barlumi di luce, per riaffiorare dal buio, per tornare ad
esistere. Le immagini mute sono lì non si sa per quale motivo, forse perché
quella è la loro casa, o forse perché sono fuggite da qualcosa di spaventoso, ma
quel budello pulsante di vita disperata è puramente uno dei volti di Napoli, uno
dei tanti volti che hanno visto questa città abitata fin dai tempi antichi. Le
immagini si dividono e si contendono i pochi fiotti di luce che rappresentano la
loro vita, spesso sono unite, altre volte divise, poi marciano insieme, ed il
significato di questi momenti esistenziali è lasciato interamente
all’interpretazione dello spettatore. Poi d’improvviso un boato sconvolge un
momento di tranquillità cadenzato da una dolce cantilena, la città sotterranea
crolla su sé stessa e forse viene anche stravolta dall’arrivo di qualcosa di
“altro”, e così facendo restano solo rovine, le rovine del passato, del nostro
passato.
Raimondo Miraglia
20/06/09