LA VITA DI ESPOSITO GENNARO NETTURBINO

Di Pino Celli

 

 

Interpreti: Pino Celli, Rosario Pagano, Susi Sergio, Rosaria Aveta, Pina Canale, Annamaria Bruni, Enzo Iovine, Antonio Voccia, Peppe Sauli, Rosaria Lanzilli. Musiche: Enzo Iovine. Regia: Pino Celli.    

 

Tutti ricordano la famosa poesia di Totò, 'a livella, ove lo spirito di un marchese contesta la scelta di un netturbino, Gennaro Esposito, di essere sepolto accanto a lui. Nell'opera di Celli vengono descritti gli avvenimenti che hanno luogo prima del decesso dei due, scopriamo così che Gennaro Esposito e la moglie, che svolgeva il ruolo di portiera,  vivevano nello stesso palazzo del marchese, che Esposito aveva ottenuto il posto di netturbino come ricompensa di un gesto eroico e che da allora il marchese lo vessava dicendo che non sopportava la sua puzza da mondezzaio, che lo stesso marchese era indebitato con gente di malaffare per grosse somme di denaro e così via.

Ci è sembrato goffo l'espediente dell'ospite musicale durante la festa di compleanno del marchese per poter dare il pretesto a Rosaria Lanzilli di interpretare una canzone.

Non capiamo come il marchese, che aveva sempre dato segni di grande vigliaccheria, alla fine abbia avuto addirittura il coraggio di conficcarsi un coltello nella pancia, non sarebbe stato più logico che il marchese venisse ucciso dai suoi persecutori? Detto ciò a Pino Celli va il merito di aver scritto una gradevole commedia (ottimamente interpretata dalla sua compagnia) degna della miglior tradizione partenopea, e va detto che alcuni degli interpreti hanno dovuto far fronte alla difficoltà di dover interpretare personaggi di un'età molto diversa dalla loro, ci sono riusciti egregiamente.

 

Raimondo E. Casaceli

21/03/09

  

     

      

   

 

 

 

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