lettera
Mia cara,
mentre aspetti una telefonata che non arriva
insegui sulle pareti le immagini dei pensieri
nel profondo buio della tua asettica stanza.
Mia cara, apri un libro per ritrovare
quella ricchezza che l'anima avverte
ma il telefono tace e gli occhi tuoi
nel buio profondo cercano immagini.
Mia cara, nel silenzio sepolcrale
la voce calda si leva a ricordare
parole e fatti di un attimo prima,
il sole doveva ancora sorgere.
Porto affianco la persona tua,
nell'anima lo spirito tuo,
nel cuore gonfio d'amore i sospiri.
Le carezze sul volto disfatto
le mani navigando nello stomaco
strappano con forza il radicato male
che la gelosia beffarda aveva posto.
Gli occhi si accendono di arcobaleni,
la bocca mi cerca dolce e prepotente.
Mia cara, mi sono scaldato al sole del tuo corpo,
ora tu cerchi queste immagini, sulla bianca parete.
Tuttavia il telefono tace.
La voce tua si leva, calda e melodiosa
l'ascolto, mentre intento a scriver versi
ti vedo e ti parlo, t'ascolto e ti sento.
Vuoi ritrovarti, ma il telefono tace.
Questo è il momento più bello
per rivelare l'amore a chi ti ama.
L’Arcobaleno ti avvolge e sorridi
raccogliendoti nelle mie braccia.
Sei felice perché sai che l'arcobaleno
è il miracolo di questo amore mio per te.
Reno Bromuro